Dati fiscali illustrano la resilienza e la vitalità dell'economia cinese

I dati fiscali recentemente pubblicati per i primi 11 mesi del 2025 hanno evidenziato una crescita costante dell'economia cinese, caratterizzata da un aumento dei consumi, esportazioni resilienti, progressi nell'innovazione scientifica e tecnologica, uno sviluppo più ecologico e ulteriori progressi nella creazione di un mercato nazionale unificato.

Grazie al costante miglioramento dell'economia, le entrate totali derivanti da imposte e tasse riscosse dalle autorità fiscali da gennaio a novembre hanno superato i 29 trilioni di yuan (circa 4,1 trilioni di dollari), secondo Cai Zili, vicedirettore dell'Amministrazione Tributaria Statale.

Il governo cinese ha presentato una serie di misure per stimolare i consumi, tra cui un programma ampliato di permuta di beni di consumo, un'offerta di finanziamenti al consumo più ampia e un rafforzamento del sostegno all'occupazione. Questi sforzi stanno dando risultati e nuovo slancio alla domanda interna.

Secondo i dati, il programma di permuta di beni di consumo ha stimolato le vendite di un'ampia gamma di beni, tra cui prodotti per le telecomunicazioni ed elettrodomestici, con i rispettivi ricavi al dettaglio delle due categorie in aumento del 20,3% e del 26,5% su base annua nei primi 11 mesi.

Nello stesso periodo, l'importo dei rimborsi fiscali all'esportazione gestiti dalle autorità fiscali a livello nazionale è aumentato del 6,8% su base annua, a dimostrazione della forte resilienza delle esportazioni delle imprese cinesi, secondo l'amministrazione.

Sostenere l'innovazione scientifica e tecnologica è da tempo una priorità nelle politiche fiscali e tariffarie agevolate della Cina. Nei primi 10 mesi di quest'anno, le principali politiche esistenti a sostegno dell'innovazione scientifica e tecnologica e della produzione hanno generato un totale di 2,37 trilioni di yuan in riduzioni e sconti fiscali, ha affermato Cai.

I dati delle fatture fiscali mostrano che nei primi 11 mesi, i ricavi delle vendite nei settori high-tech a livello nazionale sono aumentati del 14,7% su base annua e gli acquisti aziendali di tecnologie digitali sono cresciuti del 10,2%. I settori tradizionali hanno accelerato i loro aggiornamenti digitali, con una spesa per apparecchiature digitali e di automazione in aumento rispettivamente del 7,6% e del 9,3% su base annua.

Nello stesso periodo, i ricavi delle vendite derivanti dalla produzione di energia eolica e solare sono aumentati rispettivamente del 16,8% e del 35,7% su base annua, mentre i ricavi della produzione di energia termoelettrica sono diminuiti del 7,2% e la loro quota sul fatturato complessivo del settore energetico è diminuita di 4,7 punti percentuali, un andamento che indica l'accelerazione della trasformazione green della struttura energetica cinese.

Li Gao, viceministro dell'ecologia e dell'ambiente, ha dichiarato in una recente conferenza stampa che negli ultimi anni la Cina ha implementato misure robuste che hanno prodotto risultati notevoli nella lotta al cambiamento climatico, tra cui l'ottimizzazione delle strutture energetiche e industriali del Paese, la promozione del risparmio energetico e il miglioramento dell'efficienza energetica.

Aderendo alla strategia nazionale di picco e neutralità del carbonio, sono stati compiuti progressi tangibili su più fronti, tra cui i sistemi politici, la transizione energetica e le industrie verdi a basse emissioni di carbonio, secondo Wang Shancheng, funzionario della Commissione Nazionale per lo Sviluppo e la Riforma.

Nei primi 11 mesi, le vendite commerciali interprovinciali hanno rappresentato il 41,1% del fatturato nazionale totale, e oltre il 50% delle entità commerciali legate alle imposte ha effettuato vendite interprovinciali, con un aumento di 1,2 punti percentuali rispetto all'anno precedente.

Nello stesso periodo, il numero di regioni a livello provinciale che hanno registrato una crescita nel commercio interprovinciale è aumentato da 19 l'anno scorso a 27 quest'anno, a indicare un rafforzamento dei legami commerciali tra le regioni e un progresso costante nella creazione di un mercato nazionale unificato, secondo l'amministrazione.