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14 Paesi condannano il piano israeliano di insediamenti in Cisgiordania
Un gruppo di 14 Paesi ha rilasciato mercoledì 24 dicembre una dichiarazione congiunta, condannando fermamente la decisione di Israele di costruire 19 nuovi insediamenti nella Cisgiordania occupata e avvertendo che tali azioni violano il diritto internazionale.
La dichiarazione congiunta è stata firmata da Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Islanda, Irlanda, Giappone, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna e Regno Unito, secondo quanto riferito dal Ministero degli Esteri francese.
"Ricordiamo che tali azioni unilaterali, che si inseriscono in una più ampia intensificazione delle politiche di insediamento in Cisgiordania, non solo violano il diritto internazionale, ma rischiano anche di alimentare l'instabilità", indica la dichiarazione.
Il gruppo ha sottolineato che l'espansione degli insediamenti rischia di compromettere l'attuazione del piano di pace per Gaza, proprio mentre si cerca di passare alla seconda fase, e di danneggiare le prospettive di pace e sicurezza a lungo termine nella regione.
Le 14 nazioni hanno ribadito la loro "netta opposizione" a qualsiasi forma di annessione e all'espansione delle politiche di insediamento, compresa l'approvazione dell'insediamento E1 e di migliaia di nuove unità abitative.
"Siamo fermamente a favore del diritto all'autodeterminazione dei palestinesi", si legge nella dichiarazione, che aggiunge: "Ribadiamo che non esiste alternativa a una soluzione a due Stati negoziata".
Domenica, il Ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich, politico a favore degli insediamenti, ha dichiarato che il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato la costruzione di 19 nuovi insediamenti in Cisgiordania, portando a 69 il numero di insediamenti legalizzati o approvati negli ultimi tre anni.
people.cn © People's Daily Online



