Dunhuang nei millenni: la lunga storia della cultura buddista e delle meraviglie naturali (9)

(Quotidiano del Popolo Online)lunedì 11 ottobre 2021
Dunhuang nei millenni: la lunga storia della cultura buddista e delle meraviglie naturali
Al tramonto, ci sono ancora turisti sui Monti Mingsha. (Foto: Quotidiano del Popolo Online/ Zhao Guangxia)

Dunhuang nella storia è stata la gola dell'antica Via della Seta e un'importante città militare. Le Grotte di Mogao sono senz'altro un'attrazione da non perdere a Dunhuang.

Anche note come "Grotte dei mille Buddha", le Grotte di Mogao, con una lunghezza totale di 1.680 metri da nord a sud, si trovano ai piedi dei Monti Mingsha e sulla riva occidentale del fiume Dangquan, 25 chilometri a sud-est di Dunhuang, nella provincia del Gansu. Le Grotte di Mogao furono scavate nel 336 d.C., 1655 anni fa e costituiscono uno dei quattro siti di grotte più grandi nella Cina. Sono state nominate nel 1987 Patrimonio culturale mondiale dall'UNESCO, riconosciute come i resti d'arte buddista più grandi, antichi, ricchi e belli del mondo.

I Monti Mingsha (Monti delle Sabbie Sonanti) si sono formati con l'accumulo di sabbia in enormi dune e prendono il nome dal suono che producono quando tira vento. Le sabbie dei Monti di Mingsha sono in cinque colori: rosso, giallo, verde, nero e bianco. In mezzo ai monti, c'è un lago limpido, chiamato Lago Yueya (Lago della Luna Crescente) a causa della forma di falce di luna, che costituisce un paesaggio meraviglioso con un fascino speciale. 

(Web editor: Liu Dong, Renato Lu)

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