La visione "ad altezza d'occhio" della Cina da parte di un fotografo italiano

(Quotidiano del Popolo Online)venerdì 05 maggio 2023
La visione

Entrando nel One Art Museum di Beijing durante le vacanze del Primo Maggio, i visitatori sono stati trasportati nella Cina degli anni '80 e '90, grazie a una mostra speciale di accattivanti foto dell'epoca.

Il cuore della mostra erano 88 fotografie scattate dal fotografo italiano Andrea Cavazzuti negli anni '80 e '90. Le sue immagini, scattate in tutta la Cina, forniscono una prospettiva disadorna e pacifica sulla vita ordinaria dell'epoca, da cui il titolo della mostra: "At Eye Level", ad altezza d'occhio.

La storia d'amore di Cavazzuti con la Cina iniziò in Italia, quando si iscrisse all'Università Ca'Foscari di Venezia per studiare cinese.

"I caratteri quadrati mi affascinavano e leggere l'antica prosa cinese è stato particolarmente interessante", ha detto.

Nel 1981 Cavazzuti visitò la Cina per un breve periodo di studio e l'anno successivo studiò alla Fudan University di Shanghai. Da allora ha stretto un legame indissolubile con il Paese.

Dopo la laurea, viaggio per i bellissimi monti e fiumi della Cina portando la sua macchina fotografica. Ha assorbito le colorate usanze popolari della gente locale e ha registrato una Cina vasta e diversificata che a quel tempo era poco conosciuta al resto del mondo.

Dopo che la Cina entrò nel periodo di riforma e apertura, e i cinesi hanno iniziarono a diventare più prosperosi, Cavazzuti iniziò a registrare i sottili cambiamenti nella loro vita quotidiana.

Il disegno a mano di un negoziante per un famoso marchio di alimentari, completi alla moda e abiti occidentali in vetrina, ritratti fuori da un negozio di fotografia: questi sono momenti quotidiani che sarebbero facili da trascurare e che sono stati catturati con cura dal fotografo da una distanza discreta.

Non c'è dramma o grande narrativa, solo una rappresentazione naturalistica e sottile dei dettagli della vita. Più di 40 anni dopo, Andrea è ora affettuosamente conosciuto come "Old An" o "Lao An" tra coloro che conoscono lui e il suo lavoro.

Il fotografo ha assistito alla globalizzazione della Cina, partecipando allo sviluppo della cultura contemporanea cinese e fornendo la sua preziosa visione.

Cavazzuti afferma che la civiltà materiale della Cina si è sviluppata rapidamente grazie alle riforme e all'apertura. Tuttavia, afferma che lo svantaggio della globalizzazione è che sempre più cose sono diventate "standardizzate".

Tali cambiamenti potrebbero aver lasciato alcune impronte sulla Cina, dice l'italiano, ma crede che il Paese conservi ancora la sua cultura colorata, che vale la pena catturare attraverso il suo obiettivo.

(Web editor: Xiang Shizhen, Renato Lu)

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