Beijing, inaugurato il Centro di ricerche sulla comunità umana dal futuro condiviso

(CRI Online)venerdì 03 gennaio 2025
Beijing, inaugurato il Centro di ricerche sulla comunità umana dal futuro condiviso

Il 2 gennaio si è tenuta a Beijing la cerimonia di inaugurazione del Centro di ricerche sulla comunità umana dal futuro condiviso. Il membro dell'Ufficio Politico del Comitato Centrale del PCC e Ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha scoperto la targa del centro e ha pronunciato un discorso. Egli si è innanzitutto felicitato per l'istituzione del centro all'interno dell'Università cinese degli Affari Esteri, ed ha affermato che la costruzione della comunità umana dal futuro condiviso rappresenta non solo un'originale concezione avanzata dal Segretario Generale Xi Jinping, ma anche il nucleo del suo pensiero diplomatico, e costituisce la risposta cinese al tema epocale "che mondo costruire e come costruirlo", per cui possiede sia un prezioso valore teorico che un importante significato epocale in grado di esercitare una profonda influenza a livello globale.

Wang Yi ha ribadito che il concetto di comunità umana dal futuro condiviso esprime la missione originaria del PCC, valorizza la migliore tradizione della cultura cinese, dimostra la forza ideologica della teoria scientifica e illustra la proposta cinese nel contesto dei cambiamenti epocali. Tale concetto si è ormai trasformato da proposta in consenso e da prospettiva in pratica e sta promuovendo una trasformazione positiva e profonda dell'attuale contesto globale. Wang Yi ha aggiunto che decine di Paesi e regioni hanno già iniziato a costruire insieme alla Cina varie forme di comunità dal futuro condiviso. L'istituzione della comunità è già stata inserita più volte nelle risoluzioni dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e nei documenti multilaterali, e sta via via diventando il più importante bene pubblico dal significato emblematico globale in grado di portare la comunità umana verso un futuro luminoso di pace, sicurezza, prosperità e progresso.

(Web editor: Feng Yuxin, Renato Lu)

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