- Scopri di più
I musei italiani sperano in un dialogo più stretto con le controparti cinesi
Una scultura intitolata "Marco Polo" è esposta alla mostra "Marco Polo in Cina" presso l'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. (23 luglio 2024 - Xinhua/Fu Xiao) |
I musei italiani cercano di approfondire il dialogo con i musei cinesi per facilitare l'apprendimento reciproco tra le civiltà, hanno affermato alcuni curatori ed esperti di rinomati musei italiani.
Chiara Squarcina, direttrice scientifica della Fondazione Musei di Venezia, che ha curato numerose mostre dedicate alla Cina in Italia, ha dichiarato a Xinhua che, sebbene Italia e Cina condividano molte somiglianze culturali e storiche, differiscono anche nel loro modo di comprendere il mondo.
Questi legami e contrasti, ha affermato, creano preziose opportunità per il pubblico italiano di approfondire la comprensione della civiltà cinese.
Ha preso ad esempio Marco Polo, il famoso esploratore italiano che viaggiò nell'antica Cina, affermando che questa figura leggendaria rappresenta un ponte tra Occidente e Oriente e una guida perfetta per accompagnare il pubblico alla comprensione della storia e della cultura della Cina nell'antichità.
La grande mostra "I mondi di Marco Polo" è stata inaugurata con successo nel celebre Palazzo Ducale di Venezia nell'aprile 2024 e si è conclusa con la successiva tappa al Museo di Shanghai in Cina nel marzo 2025. È considerata un eccellente esempio di cooperazione museale sino-italiana, che mostra al mondo manufatti e storia cinesi e avvicina l'avventura di Marco Polo al pubblico cinese.
C'è ancora un grande potenziale da esplorare attraverso le mostre future, ha aggiunto Squarcina: "Ad esempio, la ceramica e la vetreria sono tra i formati artistici in cui entrambi i Paesi vantano una lunga tradizione".
"Ci aspettiamo di continuare il dialogo con i musei, le istituzioni e le università cinesi" per approfondire gli scambi culturali e storici, ha affermato.
Vincenzo Calvanese, responsabile tecnico del Parco Archeologico di Pompei, ha dichiarato a Xinhua che il parco accoglie con favore una maggiore collaborazione dalla Cina.
"Pochi mesi fa abbiamo avuto esperti cinesi in visita a Pompei", ha detto Calvanese, aggiungendo che il parco è sempre aperto ai professionisti cinesi.
Il Parco Archeologico di Pompei è un museo a cielo aperto che permette ai visitatori di passeggiare per l'antica città, sepolta dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Secondo il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Pompei si colloca al terzo posto in Italia, con oltre 4 milioni di visitatori nel 2024.
"Pompei mostra la vita quotidiana della gente comune migliaia di anni fa, e questo è più impressionante di quello di reali e re", ha affermato, aggiungendo che i visitatori possono vedere come veniva preparato il pane in un panificio o come erano disposte le case, e questi dettagli, che offrono uno sguardo vivido sulla vita antica, rendono Pompei unica.
"I musei sono importanti per tutti noi perché impariamo la storia attraverso i musei, evitiamo di commettere nuovamente gli errori del passato e impariamo a fare meglio le cose ", ha concluso.
people.cn © People's Daily Online