L'Italia potrebbe perdere un quinto delle sue spiagge entro il 2050 a causa dell'innalzamento del livello del mare

(Quotidiano del Popolo Online)mercoledì 29 ottobre 2025
L'Italia potrebbe perdere un quinto delle sue spiagge entro il 2050 a causa dell'innalzamento del livello del mare
Bagnanti sulla spiaggia vicino a Nettuno, Italia. (26 luglio 2025 - Xinhua/Li Jing)

Secondo un rapporto pubblicato martedì 28 ottobre dalla Società Geografica Italiana, circa un quinto delle spiagge italiane potrebbe essere sommerso entro il 2050 a causa dell'innalzamento del livello del mare causato dal riscaldamento globale.

Lo studio, intitolato "Paesaggi sommersi", offre una valutazione complessiva di come il riscaldamento globale e i fattori climatici correlati rimodelleranno le coste italiane. È stato presentato durante una conferenza a Roma.

Le coste italiane si estendono per circa 8.300 km, comprendendo litorali naturali, foci fluviali, porti e rinforzi artificiali. Il rapporto avverte che almeno il 20% di questo tratto è a rischio di sommersione entro la metà del secolo a causa dell'innalzamento del livello del mare, dell'erosione costiera e delle inondazioni. Nel peggiore dei casi, se non verranno adottate misure di mitigazione efficaci, fino al 40% delle coste italiane potrebbe essere sommerso entro il 2100.

I ricercatori hanno identificato diverse zone ad alto rischio, tra cui la costa adriatica, che ospita destinazioni popolari come la penisola del Gargano in Puglia, e ampi tratti della costa tirrenica in Toscana, Lazio e Campania. Anche le aree costiere vicino a Cagliari e Oristano in Sardegna sono considerate altamente vulnerabili.

Le aree anfibie come il Delta del Po nel nord Italia e la Laguna di Venezia affrontano le minacce maggiori, insieme a numerosi porti, aeroporti e aree agricole situate vicino al mare.

Il rapporto sottolinea che la costa italiana fortemente urbanizzata, circa il 10% della quale è coperta da infrastrutture permanenti, è diventata sempre più fragile. "La costa italiana ha subito una profonda trasformazione, diventando un paesaggio vulnerabile con gravi implicazioni ambientali e sociali", indica il rapporto.

(Web editor: Wu Shimin, Renato Lu)

Foto