La Cina collaborerà con l'ASEAN per allineare le strategie di sviluppo e resistere alle prepotenze unilaterali

Il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi, membro anche dell'Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, incontra Dato Erywan Pehin Yusof, secondo Ministro degli Esteri del Brunei, a Beijing, capitale della Cina. (11 dicembre 2025 - Xinhua/Li Xin)

La Cina considera l'ASEAN il suo partner di cooperazione più stretto ed è pronta a continuare a fornire supporto e fiducia reciproci, ad allineare le strategie di sviluppo, a creare punti di forza nella cooperazione, a sostenere un regionalismo aperto, a perseguire un vero multilateralismo, a resistere a qualsiasi forma di prepotenza unilaterale e alla mentalità da Guerra Fredda, ha dichiarato giovedì 11 dicembre il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi.

Wang, anche membro dell'Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, ha dichiarato al secondo Ministro degli Esteri del Brunei Dato Erywan Pehin Yusof, che la Cina e l'ASEAN possono agire congiuntamente come una forza importante per la prosperità e la stabilità regionale.

Ricordando che il prossimo anno segnerà il 35° anniversario dell'instaurazione delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi, Wang ha affermato che la Cina è disposta a considerare l'importante consenso raggiunto dai due capi di Stato come linea guida fondamentale, a mantenere scambi ad alto livello con il Brunei, a migliorare la comunicazione strategica, ad approfondire la cooperazione reciprocamente vantaggiosa, a rafforzare il coordinamento multilaterale e a intraprendere nuove iniziative per costruire una comunità Cina-Brunei con un futuro condiviso.

Wang ha illustrato la posizione di principio della Cina sulla questione Taiwanese e il grave danno causato dalle dichiarazioni errate rilasciate dall'attuale leader giapponese riguardo a Taiwan.

Ha elogiato il Brunei per aver sostenuto con fermezza il principio di una sola Cina nel corso degli anni, esprimendo la speranza e la convinzione che il Brunei comprenderà appieno la posizione della Cina e continuerà a essere un fermo sostenitore della giusta causa del popolo cinese nella salvaguardia della sovranità nazionale e dell'integrità territoriale.

Wang ha inoltre invitato le due parti a collaborare per difendere l'ordine internazionale del dopoguerra, nonché la coscienza umana e la giustizia.

Il Brunei riconosce che Taiwan è una parte inalienabile della Repubblica Popolare Cinese e rimarrà fedele alla politica di una sola Cina, sostenendo la grande causa cinese della riunificazione nazionale, ha affermato Erywan.

La Cina è sempre stata la forza più importante nel promuovere la solidarietà e la stabilità regionale, ha osservato.

Ha affermato che il Brunei è disposto a mantenere stretti scambi ad alto livello con la Cina, a rafforzare la fiducia politica reciproca, a promuovere gli scambi interpersonali e culturali, ad approfondire la cooperazione in settori come l'industria manifatturiera, l'agricoltura e la pesca e a promuovere un maggiore sviluppo delle relazioni tra Brunei e Cina.

Erywan ha osservato che, nel contesto delle crescenti incertezze dell'attuale situazione internazionale, i Paesi della regione dovrebbero rafforzare la cooperazione e opporsi congiuntamente all'unilateralismo e al neocolonialismo.

Ricordando che Cina e ASEAN sono partner naturali per la cooperazione, Erywan ha invitato i due Paesi a mantenere una stretta cooperazione nell'ambito delle relazioni ASEAN-Cina, a promuovere il loro partenariato strategico globale e a portare benefici alle popolazioni di tutti i Paesi della regione.

Il Brunei sostiene pienamente la Cina nell'ospitare con successo la riunione dei leader economici dell'APEC il prossimo anno e auspica che la Cina eserciti maggiore influenza e leadership negli affari internazionali e regionali, ha aggiunto.

Entrambe le parti hanno concordato di collaborare per mantenere la pace e la stabilità nel Mar Cinese Meridionale e accelerare le consultazioni sul Codice di Condotta nel Mar Cinese Meridionale.

Entrambe le parti hanno sostenuto che la comunità internazionale dovrebbe impegnarsi per un cessate il fuoco autentico, completo e duraturo sulla questione israelo-palestinese, attuare il principio "i palestinesi governano la Palestina", aderire fermamente all'orientamento generale della soluzione dei due Stati, evitare doppi standard e promuovere la pace e la stabilità a lungo termine del Medio Oriente.