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Commercio globale cresce di 300 miliardi di dollari nel primo semestre con prospettive incerte (2)
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump risponde alle domande della stampa sul prato sud della Casa Bianca a Washington, D.C., Stati Uniti. (24 giugno 2025 - Xinhua/Hu Yousong) |
Il commercio globale è cresciuto di circa 300 miliardi di dollari nella prima metà del 2025, nonostante un ritmo di crescita più lento, ha affermato l'Organizzazione delle Nazioni Unite per il Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD) in un rapporto pubblicato martedì 8 luglio.
Nel suo ultimo rapporto "Global Trade Update", l'UNCTAD ha avvertito che le prospettive del commercio globale rimangono incerte a causa della persistente instabilità politica, delle tensioni geopolitiche e dei segnali di indebolimento della crescita globale nella seconda metà dell'anno.
Secondo il rapporto, il commercio globale è aumentato di circa l'1,5% nel primo trimestre e si prevede una crescita del 2% nel secondo trimestre.
Il rapporto ha osservato che l'aumento dei prezzi ha contribuito all'aumento complessivo del valore degli scambi, mentre i volumi sono cresciuti solo dell'1%. I prezzi dei beni scambiati sono aumentati leggermente nel primo trimestre e hanno continuato a crescere nel secondo.
Il commercio di servizi è rimasto il principale motore di crescita, con un aumento del 9% negli ultimi quattro trimestri.
Il rapporto ha mostrato andamenti contrastanti negli scambi di merci tra le principali economie nel primo trimestre del 2025, con le economie sviluppate che hanno superato i Paesi in via di sviluppo. Il rapporto ha attribuito questo fenomeno a un aumento del 14% delle importazioni da parte degli Stati Uniti e a un aumento del 6% delle esportazioni dall'Unione Europea.
Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno registrato un crescente deficit commerciale negli ultimi quattro trimestri, contribuendo ad aggravare gli squilibri commerciali.
Il rapporto ha inoltre evidenziato i maggiori rischi di frammentazione commerciale causati dai recenti dazi statunitensi, tra cui un dazio di base del 10% e dazi aggiuntivi su acciaio e alluminio. Ha avvertito che un'ulteriore ondata di azioni unilaterali potrebbe innescare tensioni commerciali.
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